Recensione SanDisk Plus

Si tratta dell’ultima edizione di un modello classico che costituisce la versione base, o entry level, del marchio Sandisk.


Come tutti gli SSD recenti, all’atto pratico funziona bene, anzi benissimo, ed è in grado di trasformare un computer datato in una macchina ancora attuale per una buona parte degli usi (anche se non per tutti, perché restano, ovviamente, fermi i limiti del resto dell’hardware: ad esempio se il vero problema del PC è la scheda grafica datata, un SSD poco potrà fare).
Prima di montare il Sandisk SSD Plus, però, come di consueto ho voluto testarlo sul mio computer principale, che è una macchina ad alte prestazioni.
Ho eseguito i test che svolgo normalmente e che ho compiuto di recente su unità concorrenti di capacità equivalente, ossia il Kingstone UV400 ed il Samsung 750 Evo, che ho acquistato poco tempo fa, ma anche su SSD di dimensioni ben maggiori, come il Crucial MX300 oppure appartenenti a fasce di mercato più elevate, quale il Samsung 850 Pro (che uso come unità principale) ed il Samsung 840 Evo.

Per prima cosa ho lanciato il classico, ma poco utile, CrystalDisk Mark 5, che ha mostrato prestazioni un po’ inferiori a quelle dei modelli di alta gamma, come Samsung 850 Pro o Crucial MX300, ma comunque sempre elevate. Questo test è poco utile perché “falsato” dalla memoria cache di cui tutte le unità fanno uso e che mostra performance elevatissime, le quali però vengono tenute solo sino all’esaurimento della memoria tampone stessa.
Mi ha sorpreso, in negativo, che i risultati del Sandisk SSD Plus siano stati addirittura inferiori a quelli non certo esaltanti del Kingstone UV400: in particolare, colpiscono i dati in lettura casuale che in alcuni contesti sono quasi dimezzati rispetto a quelli del concorrente.
Eseguendo il medesimo test ma con campioni di 16 GB anziché 1 GB, gli effetti della velocità della memoria tampone si riducono e le unità iniziano a mostrare le loro vere caratteristiche. Il Sandisk si avvicina al Kingstone in quasi tutti i risultati, addirittura doppiandolo per quanto concerne la scrittura sequenziale Q32T1: 419 MB/s contro 207. Le velocità in lettura, invece, restano stranamente inferiori, con quelle casuali dimezzate rispetto a quelle del Kingstone.
I rilevamenti compiuti con AS-SSD Benchmark hanno sostanzialmente confermato quanto sopra.

Restando in ambiente Windows 10, ho fatto uso di un file apposito da 10 GB che tengo per queste prove. Lanciandone la copia dal veloce Samsung 850 Pro, è possibile riscontrare come si comporti la velocità in scrittura sequenziale: in tutte le unità SSD, ad un picco iniziale fa seguito una brusca discesa che, esaurita la cache, evidenzia le reali prestazioni delle unità di memoria.
Come si vede dalla terza immagine allegata, il Sandisk SSD Plus mostra una caduta prestazionale meno brusca di altri prodotti simili e si stabilizza a circa 88 MB/s, ossia poco più degli 82 del Kingstone.
Siamo su un altro pianeta rispetto ai 214 MB/s del Samsung 750 Evo che, pur essendo un po’ più costoso, è pur sempre un SSD della stessa fascia entry level.

Come di regola, per avere conferma di quanto riscontrato, sono passato all’ambiente Linux-Mint 18 ed all’applicazione Disks, standard del sistema, che ha un pratico benchmark integrato e personalizzabile, il quale ha il grande pregio di mostrare il grafico dei rilevamenti e non solo la media.
Regolato con parametri uguali, il benchmark ha rilevato una velocità di lettura sequenziale costantemente sopra i 560 MB/s, e quindi equivalente a quelle di quasi tutti gli altri prodotti Kingstone UV400 incluso, ed in scrittura stabilmente sopra i 120 MB/s, ossia più elevata di quella del Kingstone appena citato (circa 80 MB/s), ma comunque ben inferiore rispetto ai 220 MB/s del Samsung 750 Evo o addirittura ai 300 MB/s del Crucial MX300, che però è di una categoria ben diversa.
Concludendo, personalmente consiglio questo Sandisk SSD Plus solo a chi desideri risparmiare il più possibile, anche ove si tratti di 10 o 15 Euro di differenza. Il prodotto è, con le dovute differenze, in linea con il recente Kingstone UV400, il quale è a mio avviso preferibile per le sensibilmente migliori velocità in lettura casuale, che sono molto importanti nell’uso ordinario di un computer ed anche in fase di avvio dello stesso.
Ma se la differenza di prezzo lo consente, consiglio di optare per il Samsung 750 Evo o, meglio ancora, un modello di categoria superiore come il Crucial MX300 o il Samsung 850 Evo. Anche fermandoci al modello base di Samsung, il 750 Evo ha prestazioni molto, molto più elevate dei concorrenti, a fronte di un prezzo di acquisto più alto, ma non di molto.

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